Szczesny e Gatti da film horror condannano la Juve

AL MAPEI STADIUM DI REGGIO EMILIA I BIANCONERI PARTONO BENE POI SBAGLIANO SZCZESNY E GATTI E VENGONO PUNITI DUE VOLTE DAL SASSUOLO. CHIESA LA RIPRENDE MA ANCORA SZCZESNY E GATTI REGALANO IL 4-2 FINALE

Dopo un avvio molto promettente gli uomini di Max Allegri sono chiamati al difficile esame Sassuolo, perché il Mapei Stadium non è mai una partita banale nonostante gli ultimi 10 precedenti raccontino di una supremazia bianconera con 6 successi, 2 pareggi e 2 vittorie neroverdi.

Quella di oggi è anche la sfida di Berardi a quello che sarebbe potuto essere il suo nuovo club. Lui voleva la Juventus e Madama lo avrebbe accolto a braccia aperte, ma senza fare follie. Quelle follie che, invece, pretendeva l’ad emiliano Giovanni Carnevali.

Dopo 112 formazioni differenti Allegri sfata il tabù e schiera gli stessi 11 che una settimana fa hanno battuto la Lazio. Alessio Dionisi, dal canto suo, dopo un avvio difficile prova a risalire la china affidandosi al tridente Berardi-Pinamonti-Laurienté.

Parte bene la Juventus che al 3′ si è già resa pericolosa due volte con Rabiot e Danilo senza però centrare lo specchio della porta difesa da Cragno. Al 8′ dimostrazione di squadra affamata. Aggressione alta, recupero palla, scarico sull’esterno per McKennie e palla in mezzo per Rabiot che calcia d’esterno a lato.

Al 12′ lampo Sassuolo. Laurienté calcia da fuori, Szczesny si fa trovare impreparato e macchia il suo buon inizio di stagione con una papera colossale che vale il vantaggio dei padroni di casa. Al 17′ timida reazione bianconera, ma McKennie invece di stringere si allarga e il suo cross ritardato consente il riposizionamento della difesa neroverde.

Al 21′ la Juventus raddrizza il risultato grazie all’autorete di Vina favorita però di una gran palla messa sul secondo palo da Chiesa che il terzino uruguaiano devia nella sua porta nel tentativo di anticipare McKennie. Al 28′ bella ripartenza dei bianconeri che vanno alla conclusione con Locatelli ma il suo sinistro sibila soltanto il palo.

Al 31′ è ancora la Juventus a provarci con Gatti a fare da sponda di testa per Danilo che manca però l’appuntamento col pallone. Al 36′ il primo cartellino giallo del match è per Rabiot.

Al 37′ Szczesny riscatta l’errore sul gol con una grandissima parata sul colpo di testa di Tressoldi, ma è solo questione di minuti perché al 41′ un altro erroraccio, questa volta di Gatti, spalanca a Henrique l’assist per Berardi che festeggia la sua 300^ in Serie A col gol del 2-1.

Dopo 3′ di recupero l’arbitro Colombo fischia la fine della prima frazione di gioco.

Il secondo tempo inizia con Fagioli e Iling-Junior al posto di Miretti e Kostic. La prima accinge degna di nota è al 51′ con un’incursione di Chiesa fermato al limite da Boloca che rimedia il cartellino giallo. Sulla seguente punizione è lo stesso ex Fiorentina a sfiorare il pareggio.

Al 55′ entrata decisa di Danilo su Berardi e altro cartellino giallo estratto da Colombo. Al 57′ ci sarebbero gli estremi di un cartellino rosso per Berardi per un piede a martello su Bremer, ma il var dice che il giallo può bastare. Al 60′ Allegri richiama McKennie per Weah nel tentativo di dare velocità alle ripartenze dei suoi.

La Juventus appare decisamente in bambola e al 62′ Laurienté va vicino al 3-1. Passano pochi secondi e l’ennesimo errore tecnico bianconero con protagonista Weah dà il via al contropiede dei padroni di casa che con Laurienté sfiorano nuovamente la il gol. Impressionante l’assist offertogli da Berardi e malamente sprecato.

Al 65′ bellissima ripartenza Juve e clamoroso gol fallito da un Vlahovic quest’oggi irriconoscibile. La Juventus prova a spingere grazie al solito Chiesa ma non riesce a concretizzare. Al 75′ esce un impalpabile Vlahovic ed entra Kean, osservato speciale di Spalletti.

Al 78′ tutti in piedi per Federico Chiesa che raccoglie il frutto del lavoro dei compagni e scaglia in rete alleapalle di Cragno il gol del pareggio. Al 82′ è un altro grave errore di Szczesny a spalancare la porta a Pinamonti per il gol del 3-2. Davvero una serataccia per il portiere polacco della Juventus.

Al 83′ Allegri si gioca la carta Milik per Locatelli, decisamente male questa sera l’ex Sassuolo. Al 92′ ci riprova Chiesa ma il suo diagonale trova un attento Cragno. Al 93′ la Juve rischia il crollo sul destro di Defrel, appena entrato, che si stampa sulla parte bassa della traversa ed esce.

Al 94′ la chiusura di una serata horror con Szczesny che mette in difficoltà Gatti a cui riesce uno degli autogol più clamorosi chebai potessero immaginare. È il sipario su una partita giocata inspiegabilmente a livelli inaccettabili da gran parte deglin uomini di Allegri.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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